Les Nouvelles Esthetiques intervista Agnese

Il segreto dell’innovazione? GLI OSTACOLI COME RISORSE.

Inizia su questo numero di ” Les Nouvelles Esthétiques Italia” una serie di interviste a estetiste che abbiano realizzato metodi, creato brevetti, ideato tecniche o protocolli di lavoro di successo, affinché possano essere uno stimolo per altre colleghe. Una sorta di collage di “muse ispiratrici” , professioniste che ci ricordino che il nostro lavoro è attenta osservazione, ma anche  creatività, intraprendenza, tenacia e passione.

Conosco personalmente Agnese Da Prato, con la quale ho condiviso un percorso formativo, e so che può raccontare la storia di un’ intuizione, a cui ha avuto seguito un’ accurata sperimentazione e quindi la creazione di Celluleasy®, una tecnica manuale per il trattamento della cellulite con scomparsa o attenuazione significativa dei noduli anche più ostinati.

AGNESE VUOI CONDIVIDERE CON NOI L’INIZIO DEL TUO PERCORSO? DA COSA E’ NATA LA TUA PASSIONE PER L’ESTETICA?

All’età di nove anni mi fu diagnosticata la sindrome di Raynaud: a causa di questo disturbo le mie mani erano fredde, insensibili e cambiavano colore dopo l’esposizione al freddo. Con il passare del tempo sono cresciute a dismisura, con dita gonfie e grosse. Quando giunse l’occasione di iscrivermi a un corso di Shiatsu raccolsi la sfida: l’insegnante lodava spesso le mie mani e così iniziai anch’io ad apprezzarle. terminato il corso, aprii uno studio di linfodrenaggio e shiatsu namikoshi in uno dei poliambulatori più quotati di Lucca, la mia città. Mi ritrovai circondata da medici conosciuti e apprezzati: la sala d’aspetto era sempre piena, ma non per i miei trattamenti. Non mi abbattei, coinvolsi degli amici a cui offrii massaggi gratuiti, loro in cambio tessevano le mie lodi in sala d’aspetto. Erano gli anni ’90 e lo shiatsu non era conosciuto come oggi, quando però alleviai i dolori di un cliente che soffriva di periartrite scapolo omerale, lo studio iniziò a riempirsi grazie al passaparola! Qualche anno dopo abbandonai tutto per amore e mi trasferii a Bologna, dove è iniziata la mia carriera da estetista.

CHE PERCORSI FORMATIVI HAI FATTO?

Dallo shiatsu sono passata al linfodrenaggio fino all’ayurveda e al massaggio classico occidentale. Ho avvertito l’esigenza dell’ascolto attivo, non solo manuale, così ho frequentato anche un corso di counseling psico corporeo. Allora non si poteva massaggiare senza il diploma da estetista, così ho conseguito l’abilitazione di direttore tecnico in estetica e l’abilitazione all’insegnamento al corso Formest dell’ Università di Ferrara.

 

CHE ESPERIENZE DI LAVORO HAI FATTO A BOLOGNA?

Amavo i percorsi benessere e i gommage marocchini, così mi sono recata in Marocco a imparare i percorsi tradizionali negli hammam. Quando seppi che stavano aprendo una Urban Spa a Bologna mi presentai e fui assunta come formatrice e tecnica.

QUAL E’ LA TUA PASSIONE NEL MONDO DELL’ESTETICA E PERCHE’

Mi occupavo dei massaggi, di percorsi sauna e bagno turco. Le clienti tuttavia cominciarono a chiedere trattamenti per contrastare la cellulite, ma né io né le colleghe riuscivamo a ottenere dei risultati efficaci. Non esisteva un trattamento efficace per la cellulite? Dovevamo inventarcelo!

COSI’ E’ NATA CELLULEASY® : UNA RIVOLUZIONARIA TECNICA MANUALE PER RIDURRE VISIBILMENTE I FAMIGERATI NODULI. SPIEGACI MEGLIO DI COSA SI TRATTA.

Mi sono buttata anima e corpo a studiare tutto ciò che riguardava la cellulite e ho scoperto un mondo che continua ad appassionarmi. Avevo a mia disposizione l’ esperienza dello shiatsu e del linfodrenaggio, che si basano entrambi sulla sensibilità manuale. Ho iniziato ad “ascoltare”il corpo invece che limitarmi a “guardarlo”: ho scoperto il reticolato delle fibre di collagene sclerotizzate, tipico della cellulite, lo manipolavo e riuscivo a percepire i cambiamenti dei tessuti. Ho anche codificato le risposte al dolore individuando quello dovuto alla manipolazione sulla pannicolopatia, quello dovuto alla compressione dei capillari (evitandone così la rottura), di un nervo infiammato o dei muscoli contratti. Con le clienti compiacenti ho iniziato a sperimentare: dopo quattro anni potevo dire di avere conquistato una tecnica che funzionava. Allora mi sono licenziata dalla Spa e ho aperto uno studio per perfezionare il metodo.

SO CHE CELLULEASY® HA OTTENUTO UN IMPORTANTE VALIDAZIONE, CI RACCONTI QUALI SPERIMENTAZIONI HAI FATTO?

Con l’aiuto di un medico nutrizionista ho fatto una sperimentazione con l’antropometria in 3D, che misura ogni variazione della circonferenza corporea: i risultati in perdita di centimetri erano eclatanti. Sapevo che il metodo funzionava, ma non capivo esattamente in che modo. Mi sono così iscritta al corso universitario per estetiste Formest di Ferrara e lì ho ottenuto le prime risposte: un impedenziometro BIA speciale, macchinario usato negli ospedali, ha evidenziato perché il mio massaggio funzionasse. Questo massaggio da dieci anni mi dava soddisfazioni con risultati incredibili sulla cellulite, avevo registrato il nome Celluleasy® ( “lisi” cioè scissione e smaltimento, “easy” cioè facile) e sapevo trasmetterlo agli altri..perché allora non condividerlo? Ho così deciso di aprire la scuola Weltic e insegnare la tecnica, basando la didattica sulle percezioni tattili e sull’anatomia palpatoria delle fibre dei principali muscoli fino ad arrivare alle fibre di collagene sclerotizzate. Il metodo Celluleasy® oggi è presente in 12 regioni italiane e a Belgrado, le estetiste che lo provano dicono che cambia il loro modo di lavorare e che una volta imparato a percepire le variazioni della pelle al tatto non riescono più a farne a meno.

SO CHE SEI UNA “FUCINA” DI IDEE E NON TI SEI FERMATA A CELLULEASY®, QUALI ALTRI PROGETTI HAI SVILUPPATO?

Ho brevettato dei particolari pennelli per i trattamenti corpo, con lo scopo di rendere fruibile a tutti il linfodrenaggio. Questo perché la mia nuova sfida riguarda il settore oncologico: vorrei che tutte le donne operate di tumore al seno potessero usare i miei pennelli per evitare il ristagno di liquidi nelle braccia. Produrli è molto costoso, ma non mi scoraggio e intanto proseguo con i comuni pennelli da estetica. L’altro progetto riguarda la tecnica Miomatrix un rimodellamento della matrice profonda con una finalità estetica olistica, che serve a liberare i flussi linfatici e sanguigni per migliorare a cascata tutto l’assetto PNEI. Continuo poi a occuparmi di formazione, sia nelle Spa sia nelle scuole dove insegno da dieci anni linfodrenaggio e massaggio base.

COSA SIGNIFICA PER TE ESSERE ESTETISTA OGGI?

Significa amare la bellezza in tutte le sue componenti: dalla pulizia della matrice alle mani perfette, da un viso luminoso fino alla grazia dei movimenti. Certo, non possiamo occuparci di tutto da sole: per questo credo nella necessità di specializzazione e nella collaborazione con altre figure professionali, perché ogni aspetto della bellezza va considerato in chiave olistica. Il ruolo dell’estetista oggi sta cambiando: non è più responsabile solo della bellezza ma anche della felicità delle clienti. Di conseguenza le scuole di estetica dovrebbero adeguarsi a una professione più complessa e sfaccettata rispetto al passato.

PENSI CHE LA BELLEZZA SIA UN VALORE? E SI SI’ IN CHE SENSO? COSA SIGNIFICA PER TE LA BELLEZZA?

La bellezza più che un valore è un’ esigenza: più ne abbiamo intorno e più siamo felici. Non possiamo farne a meno, tutti siamo attratti dalla bellezza. oggi si pensa solo alla bellezza esteriore e a vote si dimentica che la bellezza è l’espressione dell’interno, se non si è in uno stato di benessere non sarà una ruga che sparisce con il bisturi a farci stare meglio. La ricerca di bellezza è un percorso interiore che dura tutta la vita e va apprezzato in ogni momento.

COMPLIMENTI AGNESE, IL TUO E’ DAVVERO UN PERCORSO RICCO DI SPUNTI: COSA VORRESTI DIRE ALLE COLLEGHE IN QUALITA’ DI “MUSA ISPIRATRICE”?

Vorrei sottolineare soprattutto come nella nostra professione un ostacolo vada sempre percepito come una risorsa, perché lì c’è il segreto dell’innovazione!

 

 

 

La dieta influisce veramente sull’ inestetismo della cellulite?

Prove a confronto con la termografia a contatto.

Per considerare quanto una dieta possa dare risultati evidenti sull’inestetismo della cellulite partirò dall’ipoderma.

 L’ipoderma

L’Ipoderma è lo strato più profondo del nostro tessuto cutaneo che si trova esattamente sotto il derma. L’ipoderma è ricco di adipociti intrecciati con tralci di tessuto connettivo. E’ composto da fibre collagene che sostengono la pelle come un ponte sostiene una strada. Un ipoderma particolarmente ricco di adipociti viene definito pannicolo adiposo sottocutaneo. Il grasso si accumula sotto forma di riserva nella parte superficiale dell’ipoderma organizzandosi in gruppi . 

A causa dell’edema (troppa acqua e tossine accumulate nella matrice extra cellulare) le fibre di collagene, che facevano da ponte alla pelle, si sclerotizzano, (si induriscono) inglobano le cellule adipose e tirano il derma formando la pelle a buccia d’arancia tipica dell’inestetismo della cellulite.  Riguardo all’adipe, infatti, avrai notato che alla manipolazione non tutto il grasso è uguale; incontriamo del grasso che permette facilmente di raggiungere gli strati sottostanti, come ad esempio il muscolo, e del grasso meno malleabile che respinge la mano impedendo l’accesso ai piani sottostanti. 

 

La differenza non è dovuta al tipo di grasso ma alla proporzione e densità della fascia di collagene che circonda e ingabbia gli adipociti. (di colore celeste nella foto)

 

Il collagene          

Che cosa avviene nel processo di formazione della cellulite?

Il protagonista principale della formazione della cellulite è il collagene. Si tratta di una proteina facente parte del tessuto connettivo propriamente detto. Viene prodotta dal fibroblasto in fase attiva e giovane. Quando il fibroblasto invecchia, si appiattisce e si allunga diminuendo la sua attività, in questa fase prende il nome di fibrocita. Il collagene è formato da catene proteiche di tropocollagene  disposte a elica che si organizzano formando microfibrille, le quali tutte insieme formano fasci di fibrille, tanti fasci di fibrille formano la fibra di collagene finale. Il collagene, a seconda del tipo di proteina che lo forma, è diviso in tanti tipi; i più diffusi sono il collagene di tipo I,II,III e IV. 

Il collagene è il principale protagonista della cellulite.

La pelle con i tipici buchi a buccia d’arancia (come abbiamo detto prima) è data proprio dall’indurimento delle fibre di collagene che tirano il derma verso il basso. 

Riepilogando: il collagene con i suoi filamenti fa da sostegno a tutte le cellule della Matrice Extra Cellulare. Nell’ipoderma contiene gli adipociti e li sostiene in gruppi con i suoi filamenti morbidi e voluminosi e nello stesso momento sostiene la pelle rendendola turgida e compatta. Quando il collagene si degrada, là dove lo strato adiposo è sottile, compaiono le rughe, come nel viso. Dove lo strato adiposo diventa un vero e proprio pannicolo, il pannicolo perde il proprio sostegno e scende verso valle seguendo la forza di gravità. L’aspetto del corpo cambia e sembra cadere tutto verso il basso; i pannicoli adiposi cominciano a muoversi come un ammasso di gelatina. Questo avviene con gli anni e comunque dopo i 50 anni e anche più. Quando invece a livello del pannicolo adiposo si accumula il liquido interstiziale formando un un edema, il liquido interstiziale si riempie sempre più di scarti cellulari fino al punto che la cellula adiposa non ha più spazio per espellerli e li trattiene. Diventa ipertrofica (ingrossa) e comprime il capillare sanguigno che la nutre. Questa situazione porta un indebolimento del capillare sanguigno, il quale al minimo tocco si rompe. Per evitare che il capillare compresso si deteriori e fuoriesca ancora più liquido, l’organismo inizia a difendersi e le fibre di collagene, che circondano la cellula adiposa e sono ancorate alla pelle, si induriscono (sclerotizzano). A questo punto il plasma spinto dalla rete capillare deve passare attraverso tutte queste sostanze ingarbugliate e fitte per ricevere altro nutrimento e molecole messaggere indirizzate alla cellula bersaglio, la cellula adiposa. Più le maglie delle fibre sono dense e più difficile diviene il compito del nutrimento cellulare. Le cellule adipose interessate in questo processo rallenteranno il loro metabolismo. Queste cellule entrano in sofferenza (pannicolopatia) e non soltanto non riescono più a dimagrire, ma creano una nuova infiammazione di basso grado, che richiamerà nuova acqua nel tessuto e farà ripartire lo stesso meccanismo provocando la sclerotizzazione di altre fibre e inglobando nuovi gruppi di cellule. A livello estetico vedi la pelle a buccia d’arancia che avrà sempre più buchi ma a livello fisiologico abbiamo un problema: il metabolismo degli adipociti è inibito e a quel punto faranno fatica a dimagrire. 

Le conseguenze sull’efficacia della dieta

L’alimentazione è fondamentale per evitare la formazione dell’edema e per ridurre le cellule adipose quando non sono coinvolte nel processo della cellulite. All’instaurarsi del processo della cellulite la dieta non risolve l’inestetismo. In primis perché la dieta non incide sul collagene sclerotizzato, quindi i buchi restano ben presenti. Inoltre il pannicolo ingabbiato nel collagene dimagrirà più lentamente rispetto a quello libero, per cui il dimagrimento non sarà omogeneo. Per ottenere un buon risultato è importante liberare gli adipociti dal collagene sclerotizzato per ripristinarne il normale metabolismo.

Con la tecnica manuale Celluleasy interveniamo proprio sul collagene liberando le cellule adipose che riattivano il metabolismo, riducendosi anche senza dieta come abbiamo dimostrato più volte nelle sperimentazioni. Vedi il libro CELLULEASY Laltro-sguardo-sulla-cellulite Se alla tecnica abbiniamo una dieta sana ed equilibrata vedremo che il pannicolo si ridurrà molto più velocemente con effettiva riduzione della massa grassa.

Ecco alcuni esempi di lavoro

Abbiamo trattato manualmente con la tecnica celluleasy alcune clienti per tre settimane abbinando una dieta equilibrata di tipo mediterranea low carb.

Prendiamo come esempio M.C. 46 anni.

 M. C. altezza 150 cm per un peso di 59 kg. Presenta la classica costituzione con spalle piccole, vita sottile, fianchi larghi, cosce e braccia piuttosto robuste, interessate da cellulite fibrosa dura. M.C. Riferisce che con l’ausilio della sola dieta dimagrisce molto nel punto vita, pochissimo sui fianchi e nelle braccia, non riesce a dimagrire intorno al ginocchio.                  Questi sono i dati alla prima seduta e dopo 21 giorni di dieta mediterranea low carb e 7 sedute con la tecnica celluleasy che ha liberato il tessuto adiposo dalla compressione del collagene. 

petto 91 cm                        86cm

punto vita 87cm                 80cm 

fianchi 100cm                     93cm

braccia 34cm                      29,2cm

ginocchio 44 cm                 41 cm 

peso 59kg                           53 kg

Puoi vedere che MC è riuscita a perdere cm anche nelle zone più critiche.

Esempi con risultati visibili attraverso  la prova a confronto conle Termografia a Contatto

Ho scellto la lastra termografica perchè mi permette di avere un riscontro oggettivo con un metodo assolutamente non invasivo e facilmente comprensibile anche dalla cliente. 

C.P. 43 anni altezza 170cm per un peso di 60kg 

Costituzione regolare ma con accumulo di adipe indurito nella parte bassa dell’addome. Con l’ausilio della sola dieta perde peso agli arti superiori e inferiori ma non riesce a perdere la classica pancetta sporgente nel basso ventre. Dopo la dieta mediterranea low carb di 21 giorni e 7 sedute con celluleasy C.P. ha perso 4 kg di peso e soprattutto ha ridotto visibilmente la circonferenza addominale.Il grasso indurito fa molta fatica a dimagrire se non viene prima trattato manualmente. 

L’aspetto più interessante viene evidenziato dalla lastra termografica attraverso le sfumature di colore.

Esempi con risultati visibili attraverso le lastre termografiche.

Ho scellto la lastra termografica perchè mi permette di avere un riscontro oggettivo con un metodo assolutamente non invasivo e facilmente comprensibile anche dalla cliente. 

C.P. 43 anni altezza 170cm per un peso di 60kg 

Costituzione regolare ma con accumulo di adipe indurito nella parte bassa dell’addome. Con l’ausilio della sola dieta perde peso agli arti superiori e inferiori ma non riesce a perdere la classica pancetta sporgente nel basso ventre.

Dopo la dieta mediterranea low carb di 21 giorni e 7 sedute con celluleasy C.P. ha perso 4 kg di peso e soprattutto ha ridotto visibilmente la circonferenza addominale.

Il grasso indurito fa molta fatica a dimagrire se non viene prima trattato manualmente. 

L’aspetto più interessante viene evidenziato dalla lastra termografica attraverso le sfumature di colore. Puoi notare infatti il cambiamento del tessuto adiposo nella porzione inferiore dell’ addome. Le sfumature marrone scuro evidenziano presenza di grasso indurito e vecchio. Dopo 7 sedute le sfumature marroni sono scomparse.  

 

M.V. altezza 175cm  peso 65kg

Riferisce di far fatica a dimagrire negli arti inferiori mentre il dimagrimento si accentua nel busto. Dopo 7 sedute di celluleasy in contemporanea a 21 giorni di dieta mediterranea low carb M.V. ha perso 5 kg di peso e ha raggiunto un risultato soddisfacente sugli arti inferiori.

Come possiamo vedere dalle diverse sfumature di colore delle lastre termografiche le zone fredde sono dimunuite in favore della riattivazione del microcircolo.

Conclusioni:

La dieta in assenza di un trattamento che liberi i gruppi di cellule ingabbiate nei tralci fibrosi di collagene sclerotizzato ( presenza di cellulite) non dà i benefici sperati.  L’inestetismo rimane e il dimagrimento non è omogeneo. Pertanto mi sento di avvallare l’ipotesi che la dieta possa agire sul grasso sano (non ingabbiato dal collagene) e in minima parte sulle zone interessate dalla cellulite. Per un risultato ottimale dobbiamo sempre abbinare una tecnica che agisca veramente sulle fibre di collagene sclerotizzate responsabili del lento metabolismo degli adipociti. 

Parleremo di tutto questo Lunedì 26 luglio 2021 alle ore 21.00 nella diretta con la dott.ssa Biologna Nutrizionista Ombretta Velotti sul nuovo gruppo facebook ESTETICA SISTEMICA 

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